Pranzare al Mudec con 120 euro? Quest’estate si può

Ma anche Da Vittorio a Brusaporto, tempio dei fratelli Cerea, o cenare da Sadler con 7 portate più aperitivo, piccola pasticceria, 4 vini, acqua e caffè. A 60 euro, invece tutta una serie di stellati o di promesse dell’alta cucina, principalmente in provincia di Bergamo ma non solo. È l’estate di Ingruppo Reload , un’iniziativa arrivata all’ottava edizione e che si prefigge di avvicinare alla cucina gourmet un pubblico che, per ragioni principalmente economiche, non ne aveva mai avuto l’occasione. I ristoranti in tutto sono diciannove, tra cui due tristellati (Bartolini al Mudec e Da Vittorio a Brusaporto, appunto), e 7 mono-stellati tra cui Sadler, Il Saraceno e altri. Non figura tra gli stellati Morelli con il suo Pomiroeu perché l’ha appena persa, ma è pur sempre un posto dove si spenderebbero almeno 100 euro per quattro portate, caffè acqua e vino, mentre in questo caso sono ‘appena’ 60.
Le virgolette, d’obbligo per questo periodo difficile, non vogliono in realtà togliere nulla all’importanza dell’iniziativa, perché chi conosce la cucina di un certo livello sa di che prezzi stiamo parlando. L’esempio di Bartolini è emblematico. Il menù che per Ingruppo propone a 120 euro ne costerebbe in realtà 180, a cui bisognerebbe poi aggiungere acqua (7 euro), caffè (7 euro) e calice di vino (30 euro il più economico, una Barbera d’Alba di Giacomo Conterno). Il totale segna 224, ovvero 104 in più? È offensivo chiamarlo ‘un affare?’. Forse per qualcuno. Però è un affare, per uno dei migliori ristoranti al mondo.
Partecipare è semplice: basta contattare personalmente il ristorante scelto (trovate l’elenco sul sito ingruppo.bg.it) e specificare che si intende prenotare un pranzo o una cena con il menù di Ingruppo. Niente tessere, niente iscrizioni, niente di niente. Da ieri fino al 7 agosto, 54 giorni: tanto è durato il lockdown per tutti i ristoranti della penisola. Tanto durerà questo ulteriore stimolo alla ripartenza.