Tagine di pollo, olive e limoni, versione quarantena

Si può viaggiare senza poter viaggiare? Al netto delle sostanze psicotrope, intendo. Scherzo, il mio umorismo diventa più nero ogni giorno che passa perché c’è bisogno di un po’ di brio e la realtà offre gli spunti che offre, cioè pochi. Ma per chiunque pratichi l’hobby della cucina del mondo, viaggiare da fermi è sempre stato possibile e continuerà ad esserlo. Oddio, anche lì c’è qualche limitazione. Ad esempio, non posso andare a Sesto san Giovanni a comprare dei limoni sotto sale alla macelleria siriana. Sono abbastanza indispensabili per la riuscita di un buon tagine di pollo alla marocchina e non credo che la stradale me lo passerebbe come ‘spostamento provato da motivi di assoluta necessità’, secondo l’ennesimo modulo che cambia più velocemente del mio umore.
La quarantena mi ha insegnato a far di necessità virtù, e probabilmente ne avevo anche bisogno. Ho fatto questo tagine di pollo con quello che c’era. I limoni normali, ad esempio, bilanciati da un po’ più di sale e un cucchiaino di zucchero per farli sembrare un po’ quelli lì. Il verde del cipollotto al posto del coriandolo. Le spezie rimaste in dispensa, le olive taggiasche. Ma il risultato di questa ricetta di tagine di pollo da quarantena mi ha portato lo stesso a Fez, in barba a tutte le restrizioni. Se lo mangiate alla finestra, poi, vi sembrerà proprio di stare in un ristorantino sul tetto, con la vista sulle famose concerie. Specie se, come nel mio caso, la fossa biologica è ostruita. L’odore di conceria, comunque, fa parte della magia.
Procedimento
-Mariniamo il pollo: uniamo prezzemolo e coriandolo tritati, oppure le erbe aromatiche che avete in casa, curcuma, paprika, zenzero, cumino, semi di coriandolo, pepe nero, il succo di due limoni, generoso Olio EVO e sale e usiamo questa marinata per massaggiare il pollo, lasciandolo quindi a riposare per un’oretta (se ce l’avete, altrimenti ciccia)
-Nel tagine, lasciato un po’ in ammollo o semplicemente sciacquato, mettiamo le cipolle affettate, se volete anche scalogno, cipollotto o quel che c’è in frigo, due o tre spicchi d’aglio tritati, un po’ delle spezie usate anche per la marinata, aggiungiamo sale e generoso olio e mettiamo sul fuoco (attraverso uno spargifiamma o una piastra, il tagine non dovrebbe stare a contatto diretto con il fuoco).
-Al primo accenno di sfrigolamento aggiungiamo il pollo con tutta la sua marinata, lo zafferano disciolto in un bicchierino d’acqua calda, e una volta che arriva a sobbollire copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere a fuoco lento per 30 minuti.
-Passato questo tempo, apriamo il tagine: se la cottura del pollo è più o meno a puntino aggiungiamo ora le bucce dei limoni tagliate a fette, le olive, un bicchiere di brodo e un po’ di sale e lasciamo restringere un po’ il sugo, scoperto, per una ventina di minuti. Se invece lo preferite più liquido, rimettete il coperchio.
-Quando pensate possa esser pronto, bucate il pollo. Se esce acqua trasparente è pronto, e servitelo immantinente!
Per qualche strano motivo non avete tempo? Provate questi filetti di pollo ispirati al tagine, velocissimi e gustosi!